La plastica Britannica bruciata in Turchia

La plastica britannica inviata per il riciclaggio in Turchia è stata scaricata e bruciata, secondo Greenpeace

La Turchia è diventata l'ultima destinazione per i rifiuti di plastica britannici, che finiscono per essere scaricati, bruciati o lasciati a inquinare l'oceano, ha rilevato un'indagine di Greenpeace.

Più della metà della plastica che secondo il governo britannico viene riciclata viene inviata all'estero, spesso in paesi senza le infrastrutture necessarie per farlo. Il Regno Unito ha esportato 688.000 tonnellate di imballaggi in plastica scartati nel 2020, una media giornaliera di 1,8 milioni di chili. Solo 486.000 tonnellate sono state riciclate nel Regno Unito.

La Cina era una destinazione chiave, ma da quando ha vietato l'importazione di molti tipi di plastica nel 2017, la Turchia è emersa come il principale destinatario di rifiuti di plastica britannici. Le esportazioni del Regno Unito nel paese sono aumentate da 12.000 tonnellate nel 2016 a 209.642 tonnellate nel 2020, circa il 30% delle esportazioni di rifiuti di plastica del Regno Unito.

Invece di essere riciclati, tuttavia, gli investigatori di Greenpeace in Turchia hanno trovato rifiuti di plastica dei principali supermercati scaricati, bruciati, ammucchiati sulle montagne e lasciati a riversarsi nei fiumi e nel mare.
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La nostra missione è portare prodotti di comune utilizzo come scarpe e borse in un'economia circolare, che grazie all’utilizzo di filati riciclati da plastiche ci consentono di rimuovere dall'ambiente da 5 a 15 bottigliette di plastica per ogni paio di scarpe prodotte, senza tralasciare gli aspetti tecnici e creativi che sono alla base della domanda dei nostri partner.